Immobili per lunghissimi istanti rimaniamo ad osservarci. Accenno un sorriso e lei ricambia questo innocente gesto d’affetto.
Non una parola, sarebbe inutile, io ho troppe domande e lei non può darmi le risposte che cerco.
Starei li per ore, ma qualcosa dentro di me mi spenge a proseguire questo strano percorso, riprendere il cammino; così, spinto da una forza che non saprei definire lascio quella dolce compagnia. Percepisce le mie esigenze e con un impercettibile gesto del capo mi congeda dalla sua dolce presenza.
[continua]
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